Videomessaggio del Presidente ENS:

ddl delega sulla disabilità e assegno invalidi civili parziali

 

 

Con questo videomessaggio LIS (presto i sottotitoli attivabili), il Presidente Nazionale ENS Angelo Raffaele Cagnazzo informa sul disegno di legge delega in materia di disabilità approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri e chiarisce sul caso - già risolto dopo la forte protesta di tutto il mondo della disabilità - dell’assegno mensile agli invalidi civili parziali che svolgano attività lavorativa entro i limiti di reddito.

Disegno di legge delega in materia di disabilità

Lo scorso 27 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega in materia di disabilità. Si tratta di una legge quadro che dà al Governo la delega legislativa per portare avanti la riforma normativa in campo disabilità nei prossimi 20 mesi e che rientra tra le riforme e azioni chiave previste dal PNNR. Il cuore della riforma sarà il nuovo sistema di riconoscimento della condizione di disabilità. Noi dell'ENS esprimiamo grande soddisfazione per la visione ampia e complessiva contenuta nel testo, un’opportunità per realizzare finalmente i principi della Convenzione ONU e un’inclusione che metta al centro la persona nella sua unicità e globalità. Ci attende ora, insieme alla FAND, un grande lavoro di confronto e interlocuzione per rendere ulteriormente ricca di contenuti la legge delega nel corso dell’iter parlamentare e, soprattutto, nella fase della emanazione dei decreti attuativi.

pdfLEGGI la Relazione Illustrativa 

pdfLEGGI il Disegno di Legge 

Invalidi civili parziali: emendamento per ripristinare l'assegno per chi lavora e soddisfa requisiti di reddito

Come già comunciato nei giorni scorsi sul nostro sito, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando ha dato precise rassicurazioni per il ripristino del riconoscimento dell’assegno di invalidità agli invalidi civili parziali (74%-99%) che svolgano attività lavorativa e che soddisfano i requisiti di reddito indicati nella normativa vigente (euro 4.931,29 l’anno). Il superamento di questa ingiustizia normativa arriverà con un preciso intervento ad hoc, molto probabilmente un emendamento in sede di conversione del Decreto Legge Fiscale. Ribadiamo che la problematica - nata in seguito al messaggio dell'INPS n. 3495 del 14 ottobre 2021, in cui l'Istituto annunciava che dal 14 ottobre avrebbe considerato l’inattività lavorativa come requisito, al pari di quello sanitario, per il riconoscimento dell’assegno mensile di invalidità civile - non ha mai riguardato i Sordi che percepiscono l'assegno mensile di assistenza in virtù del riconoscimento della sordità profonda congenita o acquisita in età evolutiva ai sensi della Legge n. 381 del 1970.